Cari amici, come voi ben sapete il nostro Centro è affiliato anche alla FISE, e su iniziativa di un centro affiliato, e stata inviata questa lettera, cui noi abbiamo sottoscritto e aderito ed è stata inviata alla sede. La pubblichiamo, sia per informarvi, ma anche perchè potrete trovare qualche informazione utile.
Lettera inviata via PEC
Roma lì 19 aprile 2020
Spett.le FISE
Federazione Italiana Sport Equestri
c.a. Presidente dott. Di Paola
c.a. Consiglio Federale
pec segreteria.fise@legalmail.it
Oggetto: ripresa dell’ordinaria attività nei circoli ippici, maneggi e scuole di equitazione – urgenza di adottare adeguati protocolli per la sicurezza sanitaria. Necessità improrogabile di ripartire subito dopo il termine delle misure di lockdown per il contenimento del contagio.
Ill.mo Presidente ed ill.mi Consiglieri,
in qualità di proprietari e/o gestori di maneggi e di scuole di equitazione, riteniamo opportuno evidenziare taluni aspetti di massima rilevanza ai fini delle decisioni inerenti la riapertura delle attività a seguito dell’emergenza sanitaria per il Covid-19.
Tutte le figure professionali del nostro settore hanno rispettato le disposizioni Ministeriali e della Federazione Italiana Sport Equestri, con il massimo spirito di disponibilità e solidarietà, ai fini del contenimento del contagio, assumendosi tra l’altro notevoli responsabilità ulteriori rispetto a quelle previste nella normale gestione delle strutture e degli equidi ospitati, determinate dalla decisione, della nostra Federazione, di precludere l’ingresso ai proprietari degli stessi presso le scuderie, al fine di limitare ulteriormente gli spostamenti delle persone.
Non possiamo non considerare, infatti, che con nota prot. 2342 del 10/3/2020, redatta dall’Ufficio per lo Sport, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a firma del dott. Giuseppe Pierro, indirizzata al Presidente Di Paola, nella quale in merito alla richiesta di chiarimenti sullo spostamento dalla propria abitazione/maneggio e ritorno, veniva chiarito “…che lo stesso è
consentito al proprietario ovvero al detentore ovvero all’affidatario dell’animale, solo ed esclusivamente per provvedere alle cure e alla salute del cavallo, ospitato presso il maneggio affiliato alla Federazione quale esigenza indifferibile. Tale persona dovrà munirsi di autocertificazione, rientrando la fattispecie in quelle previste dall’art. 1, comma 1, lett. a) del DPCM 9 marzo 2020 …”.
In merito si richiama altresì quanto previsto nella Nota del Ministero della Salute, prot. n. 6249 del 12/3/2020, nella quale veniva chiarito quanto nel prosieguo “Si ritiene inoltre opportuno sottolineare che gli spostamenti relativi alla cura degli animali di affezione rientrano nell’ambito della deroga relativa ai motivi di salute, in quanto sono da estendersi anche alla sanità animale, in conformità delle disposizioni previste dai su citati DPCM”.
Pur sussistendo, dunque, la possibilità di motivare lo spostamento da parte dei proprietari per la cura dei propri cavalli, come d’altronde non poteva essere diversamente, considerato che veniva consentito in generale l’accudimento e il movimento per gli altri animali d’affezione, nonché le attività svolte all’aperto (cfr. DPCM del 8-9-22 marzo 2020), noi tutti ci siamo adeguati alle disposizioni impartite dal Presidente Di Paola, impedendo ai proprietari di accedere al maneggio a decorrere dal 12 marzo scorso, occupandoci della cura e, con l’ausilio degli istruttori federali, della movimentazione dei cavalli.
Tutto ciò anche assumendoci responsabilità ulteriori rispetto a quelle derivanti dall’ordinaria attività, avendo, di fatto, tolto la disponibilità di un bene, ai legittimi proprietari.
É pur vero che la circolare del MIPAAF, prot. 18209 del 25 marzo 2020 prevedeva la possibilità di accesso dei proprietari presso i circoli per l’accudimento dei propri cavalli, ma ciò solo previa dichiarazione da parte del responsabile della struttura di non poter garantire le adeguate cure senza l’ausilio del proprietario; pertanto si rivelava una soluzione incoerente in quanto una tale dichiarazione sarebbe stata in palese contrasto con la qualifica di centro ippico affiliato FISE, che costituisce garanzia di determinati parametri di mantenimento dei cavalli.
È evidente dunque che l’impegno di tutti i circoli affiliati FISE a rispettare le disposizioni governative, nonché, quelle imposte dalla Federazione, ha comportato una notevole profusione di risorse sia umane (istruttori federali, groom e collaboratori a vario titolo) sia economiche, per garantire a tutti i cavalli ospitati l’adeguata movimentazione e le cure necessarie, pertanto ci auspichiamo che tali circostanze siano tenute in considerazione in questa delicata fase di ripresa ed in tal senso chiediamo che sia disposta quanto prima la riapertura della nostra attività.
In questo momento, infatti, occorre l’impegno imprescindibile di codesta Federazione, affinché adotti tutte le misure necessarie per consentire una tempestiva ripresa delle attività.
Riteniamo dunque condivisibile la richiesta di consentire l’accesso ai proprietari/affidatari,
formulata con lettera del 16 aprile scorso al Ministero della salute, alla luce di quanto disposto nella sua nota del 12 marzo 2020 prot. 6249, ma questo non è più sufficiente.
Ci pregiamo di sottolineare che la nostra attività, così come evidenziato nella circolare innanzi citata, non a caso rientra per molti aspetti della sua operatività nel codice attività Ateco 01 (trattasi di attività che non sono state sospese) che, in base alla classificazione di rischio attribuita dalle competenti autorità, è tra quelle alle quali è stato attribuito il punteggio minimo ai fini della classe di aggregazione sociale ed è al livello più basso nella classe di rischio integrato.
Va inoltre precisato, con riferimento allo sport equestre, che si affianca alla detenzione/mantenimento/cura del cavallo, che i maneggi non sono in alcun modo equiparabili a centri sportivi e/o palestre in cui vengono svolte svariate discipline (ginnastica in gruppi, sale con attrezzi ginnici e pesistica ad uso promiscuo di tutti, piscine ecc. ecc.), in quanto non è previsto lo svolgimento di attività sportive con interazione tra più persone in spazi chiusi e/o comunque di limitata ampiezza, né con uso promiscuo di attrezzi comuni.
Tra l’altro costituisce buona norma della pratica equestre montare utilizzando dei guanti; pertanto non sarà difficile imporne l’uso, unitamente ad altri dispositivi di protezione individuale (ad esempio mascherine).
Proprio per distinguere gli sport equestri ed i luoghi in cui essi vengono praticati, dai comuni centri sportivi e dalle palestre, è necessario e doveroso da parte di codesta Federazione un intervento adeguato e tempestivo, che fornisca gli opportuni chiarimenti ai Ministeri competenti ed evidenzi, come la presenza di un animale non consente di protrarre ulteriormente gli impedimenti finora sussistenti.
È notorio che il 10 aprile scorso il Ministro Spadafora ha invitato le Federazioni sportive a fornire il proprio supporto per addivenire alla formulazione di Protocolli operativi per regolamentare il riavvio delle attività in ciascuna disciplina sportiva.
In merito manifestiamo sin da ora la nostra disponibilità a prevedere una regolamentazione degli accessi a seconda che si tratti di proprietari di cavalli debitamente scuderizzati presso il circolo ippico, oppure allievi delle scuole di equitazione, disciplinando distintamente l’ingresso e la permanenza presso il circolo dei minori di 18 anni e delle persone maggiorenni.
Più specificamente riteniamo facilmente praticabile contingentare la presenza di persone a cavallo per ciascun campo, in base alle dimensioni dello stesso, al fine di garantire un adeguato distanziamento personale, nonché la permanenza in scuderia ed all’interno della struttura (limitando l’uso di club house e di punti di ristoro), rendendoci disponibili sin da ora a dar seguito a tutti i protocolli sanitari e logistici, che saranno oggetto di accordo con i Ministeri competenti, per assicurare la tutela dei dipendenti e di tutti i frequentatori dei nostri maneggi.
Cogliamo l’occasione per esprimere il nostro profondo cordoglio per le vittime della pandemia e solidarietà ai loro familiari e per ringraziare tutto coloro che sono impegnati in prima fila nella lotta contro questa devastante epidemia.
Confidando nella condivisione da parte Vostra delle esigenze innanzi descritte, ci auspichiamo una tempestiva ripresa dell’ordinaria attività, ricordando che dal 4 maggio p.v. venendo meno i limiti di spostamento, ciascun proprietario dei cavalli ospitati non avrà alcun limite normativo all’ingresso presso i nostri circoli/maneggi.
Occorrono interventi tempestivi e coerenti con le esigenze attuali. Ringraziando per l’attenzione riservataci, porgiamo distinti saluti.
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